Sto riflettendo riguardo al tema della scelta da mesi ormai e grazie all’incontro a cui ho partecipato come testimonial “Prime Minister Basilicata”, scuola politica per ragazze in cui il tema era “scelgo, dunque sono”, questa riflessione si è fatta sempre più fitta e ricorrente anche nelle conversazioni con le coppie che incontro.


Sono giorni che dentro di me si è scatenato il “criceto pensatore” in relazione a quanto necessaria sia la
consapevolezza nel fare delle scelte. La scelta rende protagonisti, ma essere protagoniste per le donne non è facile, perché educate non ad essere protagoniste, ma piuttosto educate ad adattarsi. Essere protagoniste vuol dire prendersi il proprio potere personale, fare delle scelte e prendersi la responsabilità e partecipare attivamente. Nella maternità, dal concepimento al puerperio, l’atavica passività ancora si impossessa delle donne, anche quelle che nella vita sentono forte il potere individuale.


La scelta è un libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si
manifesta o dichiara di preferirne una (in qualche caso anche più di una), ritenendola migliore, più adatta o conveniente delle altre, in base a criteri oggettivi oppure personali di giudizio, talora anche dietro la spinta di impulsi momentanei, che comunque implicano sempre una decisione.


Se vi state chiedendo perché vi parli io di scelta come ostetrica; ecco il perché.


Secondo il paradigma bio-psico-sociale, la salute è intesa “non più come mera assenza di malattia, ma
benessere, buona qualità di vita e sviluppo del proprio potenziale”
.

La Carta di Ottawa afferma che:

“La salute viene creata e vissuta da tutti nella sfera della quotidianità: l’apprendimento, il lavoro, il gioco, l’amore. La salute si crea avendo cura di se stessi e degli altri, acquisendo la capacità di prendere decisioni e di assumere il controllo delle circostanze della vita, e facendo in modo che tutta la società nella quale si vive consenta la conquista della salute per tutti i suoi membri”.


È chiaro e imprescindibile che come ostetrica promuovo il sostegno alla salute, devo promuovere il
processo decisionale che porta la donna a sentire, conoscere i bisogni, decidere per sé, produrre salute
fisica, mentale, sociale e spirituale. Scopriremo nei prossimi articoli i passi da camminare per poter
compiere la scelta e arriveremo a chiederci se si può scegliere nella maternità.