SAPERE E’ POTERE

Siate informate nel percorso della maternita’, siate affamate di conoscenza, informatevi riguardo a diversi punti di vista, cercate informazioni più ampie possibili che tocchino tutti i livelli: mentale, fisico, emotivo.

COLTIVARE LA CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI BISOGNI

Una volta che l’informazione è saturata, dall’esterno passa all’interno. Chiediti se una tal procedura, intervento, esame o altro ti fa sentire sicura, se rispondono al tuo concetto di salute. Senti il bisogno nel corpo! Cosa dice il tuo corpo? Cosa dice il tuo bambino/a? Cosa dice la tua testa e il tuo sentire emotivo? Solo se ci alleniamo ad ascoltare profondamente ciò di cui abbiamo bisogno in ogni istante, possiamo fare scelte che siano coerenti con noi stesse. Significa porsi delle domande e talvolta non accettare a priori la strada della maggioranza, implica aprire un conflitto tra istinto sociale e istinto individuale.

PRENDERSI DEL TEMPO

Per sapere, per sentire ed integrare, c’è bisogno di tempo. In ogni cosa c’è bisogno di un tempo individuale. Puoi sentirti pronta a dire sì, a dire no ed essere convinta della scelta o aver bisogno di tempo, di ascolto e di confronto.

RESPONSABILITA’

Prendersi la responsabilità della scelta e di ciò che ci ha spinto a scegliere. A volte si sceglie per esasperazione, per mancanza di giusto spazio e significato al nostro bisogno, per educazione, per senso di colpa, per evitare conflitti. Ogni donna che sceglie, arriva alla scelta a seconda della propria storia, della propria costruzione di ideali, in base al senso di potere.

ENTRARE IN RELAZIONE CON GLI ALTRI

Una volta messa in connessione con ciò che desidero, devo trovare strategie per ottenerlo. La modalità con la quale mi rapporto con gli altri è più efficace se non è difensiva, ma propositiva. Per questo motivo io personalmente non amo il piani del parto (documento scritto dalla coppia per esporre all’ospedale cosa si vuole e cosa non si vuole). Quest’ultimo arriva sempre come uno strumento difensivo agli ospedali e pone in atteggiamento di sfida. Invece scegliere a priori i luoghi che ci garantiscono ciò che desideriamo, perché è pratica giornaliera, ed essere consapevoli momento per momento di ciò che è necessario e ciò che non lo è nell’attimo presente, prendersi del tempo e comunicarlo rispetto al senso di coerenza di sé, può essere la strategia vincente.

PARTECIPAZIONE

Esser resi partecipi di ciò che accade e dare consenso. In Italia secondo lo studio OVO (Osservatorio Violenza Ostetrica ) afferma che il 61% delle donne non hanno dato il consenso a determinate procedure durante il travaglio.

Scegliere è un atto di autodeterminazione e poichè la nascita è un’esperienza catartica nella vita di una donna e nella vita di una nuova creatura bisogna autorizzarsi ad esercitare il diritto di scegliere.